Poche le gioie granata contro il tecnico nerazzurro, ma Torino è inespugnata dal 2009; e quest’estate era una delle opzioni per il dopo Ventura

Domenica alle ore 12.30, quando damato di Barletta fischierà il calcio d’inizio di Torino-Atalanta, sarà la quattordicesima volta che Gian Piero Gasperini sfiderà i colori granata nella massima serie. Un avversario in qualche modo storico per il Toro. Per il tecnico classe 1958, nativo di Grugliasco, questa sfida ha rappresentato, fin dai primordi della sua carriera calcistica, un piccolo derby: è nelle fila della Juventus, infatti, che comincia la sua trafila da giocatore ed è sempre in bianconero che ha avuto inizio quella da allenatore. Sentimenti da stracittadina certamente attenuati dal prosieguo del percorso da tecnico, che lo ha visto approdare a Crotone, Genova (in due momenti differenti), Milano, Palermo e infine a Bergamo.

Le ultime sfide tra Gasperini e il Toro raccontano, per la maggior parte, di spettacolo e gol. Le gioie per i granata non sono moltissime, ma una in particolare è rimasta nel cuore di molti tifosi. E’ quella del 13 aprile 2014, quando la formazione di Ventura sconfisse il Genoa di Gasperini con una memorabile rimonta nei minuti di recupero, targata Immobile e Cerci. La stagione successiva, sempre all’Olimpico, una doppietta di Glik stese ancora il Grifone, passato in vantaggio con un gol di Falque. Gasperini, dal canto suo, può vantare un sonoro 5-1 rifilato nel 2015 a Marassi, la vittoria rocambolesca della passata stagione (3-2 a Genova) e soprattutto un altro, nefasto (per il Toro), successo per 3-2, questa volta a Torino. Era il 24 maggio 2009 e i rossoblù vinsero all’ex Comunale, di fatto condannando i granata alla retrocessione. Per Gasperini, però, quello fu l’ultimo sorriso in terra piemontese. Da allora i due successi granata, già ricordati, e due pareggi: uno 0-0 nel 2013, all’esordio del tecnico sulla panchina del Palermo e il 3-3 del dicembre 2016.

Torino-Genoa
Il gol di Immobile al 92′ di Torino-Genoa del 13 aprile 2014

Tra tanti incroci da avversari, però, anche un serio avvicinamento. Estate 2016, il Toro è alle prese con la successione di Ventura e, se Mihajlovic rimane la prima scelta, ecco che il nome del tecnico torinese inizia a circolare come alternativa. Contatti che si risolsero in un nulla di fatto: il Toro puntò deciso sull’allenatore sebo, mentre Gasperini sposò il progetto dell’Atalanta. Domenica il nuovo faccia a faccia, con il Toro intenzionato a riscattare la sconfitta per 2-1 dell’andata.


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davidone5
7 anni fa

E’ gobbo e quindi non mi piacerebbe al TORO ma è un ottimo allenatore 100 volte meglio di mihajlovich ed è in grado, a differenza di mihajlovich, di valorizzare veramente i giovani e noi ne avremmo tanto bisogno perchè di giovani forti ne abbiamo.

MASSIMO64
MASSIMO64
7 anni fa

Scusate se esco un pochino dal contesto. A proposito di TORO CHANNEL ho dato una sbirciatina al sito della LaPresse agenzia che curera il canale telematico del TORO. Mi ha dato l impressione di essere un sito specializzato dei gobbazzi, speriamo bene.

momocicuta
7 anni fa

Tanto, gira che ti rigira, prima o poi qui ci arriverà. Negli anni di bocconi amari ogni tanto ne abbiamo dovuti digerire. Questo sarebbe pesantissimo, praticamente insopportabile.

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